giovedì 21 luglio 2016

Piazza chiusa, piazza aperta? Carpi - dialetto carpigiano - Mauro D'Orazi



prima stesura 14-06-2016                                    V10 del 14-07-2016

Piazza chiusa… Piazza Aperta
                                                                         di Mauro D’Orazi      
CINIK!!! Movimentiamo un po' il dibattito... Qualcuno giustamente dirà: "Piazza chiusa / Piazza aperta! Che palle! Basta!" - Ma se ne discute da trent'anni... semplicemente, perché il problema NON è risolto e si aggrava di anno in anno… vedi chiusura del Caffè Teatro ("Adesso il teatro è tutto nostro!!! è di tutti!" vomitò qualche sempliciotto in quella triste circostanza!). Sapete… che io sono contro la Piazza chiusa fin dal 1981, e anche oggi in certe ore o stagioni la aprirei senza pietà (ad es: d’inverno dalle 18 in poi), a dispetto degli ecologisti pedestri, che la vogliono chiusa e poi se ne stanno a casa d'inverno col culetto al calduccio, invece di venirsi a rinfrescare di sera in dicembre e gennaio sul tiepido porfido, vietatissimo al traffico e al parcheggio anche nelle stagioni più fredde. La ns orgogliosa e vana Piazza è affogata in un penoso, cupo, buio deserto. Ma che bella… la Piazza deserta e gelida! Che naturalmente "é di tutti!" È di tutti, mò a n gh è nisuun! Mò ch meraviia! Mò ch belèssa! Chissà cosa succederebbe se la aprissimo d'inverno dalle 18 poi in accordo coi gestori dei locali? Però, però... ATTENZIONE… Però volevo anche sfatare e sottolineare un aspetto NON vero e cioè che la Piazza sia frequentata solo da... stanlòun. È Falso. Falsissimo. A n s contèmmia mia dal ciavèedi. La frequentazione della Piazza, soprattutto al pomeriggio e verso sera, è garantita da inani pensionati soci INPS carpigiani di genere maschile, (invento… biaasa-dopraans) momentaneamente cacciati di casa da mogli disperate dalla pesantezza dei consorti: ”Tóot di pèe e va a fèer un giir in piaasa! Bóorsa t en ii èeter!” 
I consumatori in piazza
I tapini siedono mummificati sulle panchine, o stanno incollati alle selle delle loro bici, o al più si accomodano sui gradoni gratuiti del pronaos del Teatro, semmper cun la biici sòtt òoc’, per via ch iin la cèeven. Forse a causa delle basse pensioni sociali INPS, o forse più semplicemente per "pellismo atavico acutizzato", non spendono mezzo euro, né tanto meno consumano al bar, o nei negozi. (I gh aan al catuèin cun al tralèedi). Controllate ciò che ho scritto! Dèegh 'n òoc' a la Piaasa al dopraans! Controllate pure se non è vero! In Piazza manca la Carpi che spende, che consuma, che vuole farsi vedere col gomito fuori dal finestrino dell’auto potente (acquisto che a quanto pare non è proibito dalla vigente normativa, ma che suscita invidie feroci. Vedasi il “mio famoso paradosso” della Ferrari: In tanti tengono la Ferrari nelle corse - ORGOGLIO ITALIANO -, ma se poi ti vedono in Ferrari in Piazza, sempre in tanti ti odiano ferocemente, dimenticandosi che la ragione sociale della Ditta Ferrari è… strano… ma va? … di vendere auto alle persone…). In Piazza manca la gente che vuole incontrare altra gente VIVA! Cosa che per fortuna della ns città succede in corso A. Pio e in Piazzetta (magnificamente sistemati dal Comune), in corso Roma e via San Francesco (questi ultimi due meno male aperti al traffico). Allora (a parte gli eventi... ovvio… La Festa del Racconto, che é stata splendida, il Festival della Filosofia idem, il mercatino del riuso... idem, gli stand alimentari del patrono, ecc… idem) cos'è che non funziona in Piazza nei momenti normali, nel "tutti i giorni", cos'è che tiene lontana la gente dal luogo d'orgoglio della ns città?
Ai contemporanei l'ardua analisi e la difficile sentenza! 

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