mercoledì 4 ottobre 2017

Libro di Gigi Filiberti “A cena con Gigi” - di Mauro D'Orazi - Carpi - dialetto carpigiano

Presentazione del Libro di Gigi Filiberti “A cena con Gigi
domenica 1° ottobre 2017 – ore 11:00 Liberia La Fenice Carpi
Intervento di Mauro D’Orazi

Eccoci alla 2° presentazione di  un libro del ns amico Gigi Filiberti. Secondo libro da quando lo conosciamo. È molto prolifico il ragazzaccio! E presto ce ne sarà un altro di tematica locale – confidenziale. Solo pochi mesi fa abbiamo letto e gustato “Rospi e farfalle”, un testo che resterà un segno indelebile e preciso su quello che io ho battezzato la “BELLA Carpi” degli anni 60/80. Un libro che è andato subito esaurito e che oggi è introvabile. Gigi è forse il testimone assoluto… perfetto di quella Carpi che è nel mio cuore, nella mia memoria e nei miei desideri ancora oggi; ad esempio quando vedo la ns Piazza sprecata, vuota e deserta. Una volta piena di vita e fermento.
Ma torniamo a noi... Il libro “A cena con Gigi”, trova supporto da un’ispirazione diretta dal clima di quegli anni. Un modo di essere e di vivere che per il ns Gigi si esplicava in vari settori di vita e non certo ultimo anche quello della gastronomia.
Gigi oltre che essere stato abbondante produttore di maglie per sé e per conto terzi è stato anche un instancabile ricercatore del buon mangiar e del bere ancor meglio.
La sua posizione economica agiata gli ha consentito di frequentare le migliori cucine di mezzo mondo e di apprezzare i migliori ristoranti. Lo ha fatto con preparazione e appropriata cultura, con l'umiltà di chi vuol star bene, ma nello stesso tempo imparare sempre cose nuove, mettendosi in gioco in prima persona con adeguata e consapevole umiltà.
Non dimentichiamo che erano anni dove c'erano sì molto soldi, ma anche molta ignoranza. Certo! Si guardava al sodo e non c'era tempo di colmare antiche lacune familiari, spesso anche imbarazzanti. Qualcuno lo fece, come si tramanda, acquistando i libri a metri da mettere in scaffali di legno pregiato. Libri restati intonsi, mai aperti. A n gh èera né tèimp e – soprattutto – né vóoia pèr léeṡer
Anche per la buona cucina non si andava troppo per il sottile. Si racconta, da sempre, come i grandi magliai carpigiani si sedessero nei più rinomati ristoranti e senza porsi grossi interrogativi, leggendo il menù con portate dai nomi strani e del tutto sconosciuti, sceglievano i piatti più… costosi.
S al còssta de più… al srà più bòun!
Si racconta che una sera uno di questi noti personaggi alla fine della cena abbia anche ordinato "un uischi on ṡe rooks, senza ghiaccio!"
Ma Gigi non era di questa taglia, Gigi ha e aveva una base filosofico umanistica di tutto rispetto. Aveva sensibilità e aveva fatto non per nulla gli studi classici.
Gigi aveva piacere di affinare la sua cultura, anche nel campo del cibo, aveva una perspicacia specifica per il buon mangiare e il buon bere, apprezzando le eccellenze dei vari posti vicini e lontani che frequentava con attenta ed evoluta curiosità.
La sua capacità creativa e la sua sempre vibrante fantasia lo hanno poi logicamente spinto direttamente a sperimentare, a cimentarsi nella preparazione dei cibi, una passione che via via ha sempre più preso corpo e consistenza, sia nei campi della ns gloriosa tradizione locale, sia di terre lontane.
Di anno in anno ha consolidato questo sua incontenibile vocazione, esplorando innumerevoli ambiti della cucina di qualità e del mangiare genuino e savurìi (come ha ricordato Florio Magnanini su Voce nel presentare a sua volta il libro).
Ciò ha portato anche a degli importanti esiti pratici e concreti; terminata la sua attività di produttore èd maiini, si è rimesso in gioco come cuoco, come chef in alcuni noti ristoranti delle ns zone. E anche questo con grande successo.
Io sentii parlare di lui anche in questa veste… un gran bravo cuoco … si diceva sempre dire...
Gigi ha un certo punto ha poi sentito la necessità raccogliere tutta la sua esperienza e così a partire dagli anni 2000 ha messo nero su bianco, foto su foto la sua storia davanti ai fornelli. Ha già pubblicato due libri di cucina, oltre a questo.. il primo (su commuovente e nostalgica carte gialla da brugnoccole) ha venduto ben 3000 copie, una cifra che per le ns zone è molto rilevante. Un successo enorme che sono convinto che si ripeterà con “A cena con Gigi”.
Ma sfogliamo un attimo il libro, senza togliere al futuro lettore, il piacere delle tante scoperte che farà pagina dopo pagina.
Innanzitutto non è solo un libro di ricette, ma, nell'ampia parte iniziale, si filosofeggia sui massimi sistemi… si citano giudizi su grandi o note personalità che hanno gustato le sue creazioni. Si prende a fiorettate addirittura quel bluff di Bottura, che è un mostro sacro dell'assenza del nulla papillare gustativo (la definizione è decisamente mia, non di Gigi, lui è più DELICATO nel suo testo). Ha avuto coraggio il ns Gigi anche in questa circostanza.
Gigi dà poi buoni consigli per fare la spesa, beato lui però che ha tempo per percorrere decine di KM per trovare e comprare le cose giuste.
Partono poi finalmente le ricette, pagine eleganti, corredate da preziose foto a colori scattate dall'autore stesso.
Una 80antina di formule edo-alchemiche di sicura soddisfazione e che consiglio a tutti coloro che amano e vogliono mangiare bene. Buon appetito… Dunque…
ecco mi sembra di aver detto per il momento a sufficienza
Resta un unico e fondamentale punto interrogativo ??????????????

Ragaas …Che a s ciacaara, a s ciacaara… A cena con Gigi ? Già A Cena con Gigi!! Va bèin! Mò quaand… però ?