Presentazione del Libro di Gigi Filiberti “A cena con Gigi”
domenica 1° ottobre 2017 – ore 11:00 Liberia La Fenice
Carpi
Intervento di Mauro D’Orazi
Eccoci
alla 2° presentazione di un libro del ns amico Gigi Filiberti. Secondo libro da quando lo
conosciamo. È molto prolifico il ragazzaccio! E presto ce ne sarà un altro di
tematica locale – confidenziale. Solo pochi mesi fa abbiamo letto e gustato
“Rospi e farfalle”, un testo che resterà un segno indelebile e preciso su
quello che io ho battezzato la “BELLA Carpi” degli anni 60/80. Un libro che è
andato subito esaurito e che oggi è introvabile. Gigi è forse il testimone
assoluto… perfetto di quella Carpi che è nel mio cuore, nella mia memoria e nei
miei desideri ancora oggi; ad esempio quando vedo la ns Piazza sprecata, vuota
e deserta. Una volta piena di vita e fermento.
Ma
torniamo a noi... Il libro “A cena con Gigi”, trova supporto da un’ispirazione
diretta dal clima di quegli anni. Un modo di essere e di vivere che per il ns
Gigi si esplicava in vari settori di vita e non certo ultimo anche quello della
gastronomia.
Gigi
oltre che essere stato abbondante produttore di maglie per sé e per conto terzi
è stato anche un instancabile ricercatore del buon mangiar e del bere ancor
meglio.
La
sua posizione economica agiata gli ha consentito di frequentare le migliori
cucine di mezzo mondo e di apprezzare i migliori ristoranti. Lo ha fatto con
preparazione e appropriata cultura, con l'umiltà di chi vuol star bene, ma
nello stesso tempo imparare sempre cose nuove, mettendosi in gioco in prima
persona con adeguata e consapevole umiltà.
Non
dimentichiamo che erano anni dove c'erano sì molto soldi, ma anche molta
ignoranza. Certo! Si guardava al sodo e non c'era tempo di colmare antiche
lacune familiari, spesso anche imbarazzanti. Qualcuno lo fece, come si
tramanda, acquistando i libri a metri da mettere in scaffali di legno pregiato.
Libri restati intonsi, mai aperti. A n gh
èera né tèimp e – soprattutto – né
vóoia pèr léeṡer…
Anche
per la buona cucina non si andava troppo per il sottile. Si racconta, da
sempre, come i grandi magliai carpigiani si sedessero nei più rinomati
ristoranti e senza porsi grossi interrogativi, leggendo il menù con portate dai
nomi strani e del tutto sconosciuti, sceglievano i piatti più… costosi.
S al còssta de più… al srà più bòun!
Si
racconta che una sera uno di questi noti personaggi alla fine della cena abbia
anche ordinato "un uischi on ṡe
rooks, senza ghiaccio!"
Ma
Gigi non era di questa taglia, Gigi ha e aveva una base filosofico umanistica
di tutto rispetto. Aveva sensibilità e aveva fatto non per nulla gli studi
classici.
Gigi
aveva piacere di affinare la sua cultura, anche nel campo del cibo, aveva una
perspicacia specifica per il buon mangiare e il buon bere, apprezzando le
eccellenze dei vari posti vicini e lontani che frequentava con attenta ed
evoluta curiosità.
La
sua capacità creativa e la sua sempre vibrante fantasia lo hanno poi
logicamente spinto direttamente a sperimentare, a cimentarsi nella preparazione
dei cibi, una passione che via via ha sempre più preso corpo e consistenza, sia
nei campi della ns gloriosa tradizione locale, sia di terre lontane.
Di
anno in anno ha consolidato questo sua incontenibile vocazione, esplorando innumerevoli
ambiti della cucina di qualità e del mangiare genuino e savurìi (come ha ricordato Florio Magnanini su Voce nel presentare a sua
volta il libro).
Ciò
ha portato anche a degli importanti esiti pratici e concreti; terminata la sua
attività di produttore èd maiini, si
è rimesso in gioco come cuoco, come chef in alcuni noti ristoranti delle ns
zone. E anche questo con grande successo.
Io
sentii parlare di lui anche in questa veste… un gran bravo cuoco … si diceva
sempre dire...
Gigi
ha un certo punto ha poi sentito la necessità raccogliere tutta la sua
esperienza e così a partire dagli anni 2000 ha messo nero su bianco, foto su foto la
sua storia davanti ai fornelli. Ha già pubblicato due libri di cucina, oltre a
questo.. il primo (su commuovente e nostalgica carte gialla da brugnoccole) ha
venduto ben 3000 copie, una cifra che per le ns zone è molto rilevante. Un
successo enorme che sono convinto che si ripeterà con “A cena con Gigi”.
Ma
sfogliamo un attimo il libro, senza togliere al futuro lettore, il piacere
delle tante scoperte che farà pagina dopo pagina.
Innanzitutto
non è solo un libro di ricette, ma, nell'ampia parte iniziale, si filosofeggia
sui massimi sistemi… si citano giudizi su grandi o note personalità che hanno
gustato le sue creazioni. Si prende a fiorettate addirittura quel bluff di
Bottura, che è un mostro sacro dell'assenza del nulla papillare gustativo (la
definizione è decisamente mia, non di Gigi, lui è più DELICATO nel suo testo).
Ha avuto coraggio il ns Gigi anche in questa circostanza.
Gigi
dà poi buoni consigli per fare la spesa, beato lui però che ha tempo per
percorrere decine di KM per trovare e comprare le cose giuste.
Partono
poi finalmente le ricette, pagine eleganti, corredate da preziose foto a colori
scattate dall'autore stesso.
Una
80antina di formule edo-alchemiche di sicura soddisfazione e che consiglio a
tutti coloro che amano e vogliono mangiare bene. Buon appetito… Dunque…
ecco
mi sembra di aver detto per il momento a sufficienza
Resta
un unico e fondamentale punto interrogativo ??????????????
Ragaas …Che a s ciacaara, a s ciacaara… A cena con Gigi ? Già A Cena con Gigi!! Va bèin! Mò quaand… però ?
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grazie