Prima stesura 10-12-2013 v 32 del 26-09-2014
“‘Na scóola nóova”
Per una scuola… diversa
di Mauro D'Orazi
Le cose si trasformano, al
mònnd al caambia, mò a nn è mìa ditt in méi… non è detto in meglio; spesso
i contro effetti dei mutamenti sono devastati, come le conseguenze di una forte
dose di antibiotici!
Questo vale anche per il mondo della scuola.
Se oggi uno portasse a scuola un pezzo di legno per
riscaldare l'aula e poi si trovasse un tarlo birichino o una scheggia... i
maestri (ma si chiamano ancora così?) sarebbero responsabili, assolutamente imputabili
e a quàand a gh è dal responsabilitèe ...
chèer i mée agìint ... Dio a s in scaampa e libbra! - A sòmm in Italia o no
?!?!
Occorre quindi stare MOLTO attenti, usando somma e avveduta
prudenza preventiva e soprattutto tutelarsi !!! Parèeres al cuul! Glissare... all'italiana.
E pertanto, sotto controllo di un avvocato e di un
tagliaboschi del Trentino, il ciocco dovrebbe essere esaminato con estrema
attenzione: in caso di muschio verrà chiamato un esperto botanico e se ci sono
tracce di roditori, un veterinario con due lauree, di cui una presa sul campo
nella foresta pluviale in Amazzonia. Se si evidenziano muffe fungine, sarà
necessario un esperto scientifico patologo dei RIS di Parma.
Servirà poi un mastro fochista patentato in pellet, il cui
nonno era stato macchinista del vapore nelle FF SS, che dia il consenso scritto
(inviato in PEC super protetta) al dirigente scolastico.
Poscia un'apposita commissione, mista (con la presenza
consapevole e sgomitante di protagonismo di 26 sigle sindacali, estratte a
sorte fra le 260 esistenti) emetterà una sentenza, contro la quale però... la veècia èd San Martèin ch la fèeva balèer
i buratèin (di legno) potrà appellarsi entro e non oltre 2 giorni, tre ore
e un quarto presso la bidelleria del Ministero della pubblica Istruzione a Roma
località Settebagni, con sub succursale a Tor BellaMonaca.
Tutto ciò salvo opposizione dirimente, rata e non consumata
del bidello (ma si può dire anche oggi bidello?) del luogo... per via di
doversi alzare dalla sedia, disagio riconosciuto dalle convenzioni
internazionali.
**
Si cambiano i nomi alle scuole con termini ridicoli e
ripugnanti... Comprensivo... mò cuṡ ée l
un... comprensivo? Comprensivo de ché? De li mortacci loro!
Un nome ributtante, innaturale che fa a pugni con la lingua
italiana e il buon senso.
E poi ...
il direttore non si chiama più direttore,
il preside non si chiama più preside,
il provveditore non si chiama più provveditore,
un tema non è più un tema,
i compiti non sono più compiti,
le elementari sono le scuole … primarie,
al scóoli mèedi, LE MEDIE, i s ciàamen... scuola secondaria di primo grado, cose da dementi!
Si è arrivati a tentare di designare il papà e la mamma
come... genitore 1 e genitore 2... semplicemente... pazzesco.
Ogni classe ha 20 insegnanti, un numero pari alle dita,
comprese quelle dei piedi; i maschietti di insegnanti però ne hanno 21, uno in
più ... ;)
***
Anche portare una torta -- U N A T O R T A ? ... acc… Una TORTA, ma siamo
PAAAAZZZI --- Mò sii v màat? A dèe ṡò èd
tèesta!
Ma è proibitissimo! Vietatissimo! Quanto di più nefasto sia
ipotizzabile; un atto sconsiderato da menti malate, perverse, da mìa normée!
Infatti aprioristicamente (avverbio dotto tratto dalla
"Critica della ragion pura" di E. Kant) occorrerebbe l'elenco
certificato dei componenti, rilasciato da un apposito comitato scientifico a
livello provinciale, che attesterà (senza sia chiaro esserne responsabili) che
non ci sono cariche batteriche da caghètt,
salmoni o salmonelle, elementi OGM che (oltre a essere eticamente RIPROVEVOLI)
potrebbero fare sviluppare in direzioni sbagliate i giovani cervelli in
crescita.
Va garantita presso le Fonderie Corni di Modena (se ancora
ci sono) la temperatura di cottura (non meno di 800 gradi purificatòori); va
indicato la marca del forno con bollo di omologazione Europeo ISO n
112098843230453710750145701475; devono essere allegati lo scontrino del negozio
dove è stata comprata la farina, il certificato anagrafico della commessa che
ha battuto lo scontrino, che dovrà giurare di non aver avuto rapporti sessuali
la sera prima, specialmente quelli contronatura (a n sa màai!); serve anche l'auto - dichiarazione giurata, se il preparatore
della torta è il papà, pèr vìa ch a s sìa lavèe al maan dòop avéer pisèe, per
sapere se si è lavato le mani o meno dopo aver fatto la pipì, vizietto tipico
dei maschi.
Andrà indicata la marca della bici o dell'auto che ha
effettuato il trasporto dal negozio alla domus
di confezionamento e da qui al plesso (altro nome inqualificabile (al pèer un spuud) scolastico.
Dovranno poi essere consegnate la ricevuta di 0,87 cent di
euro, relativa alla tassa di panificazione introdotta per finanziare la Guerra Italo
Turca del 1911 e una liberatoria per rispondere alle limitazioni internazionali
imposte a suo tempo dalle "INIQUE Sanzioni" per la guerra in Etiopia
del '36.
Fatto ciò, con scorta armata a carico della famiglia
cuoco/pasticcera, si provvederà a portare la torta a scuola.
Il manufatto, in presenza del notaio Beccavivi, verrà
consegnato nelle mani (protette da guanti in lattice purissimo ISO 23042354534543581581484)
di bidelli qualificati, cioè rigorosamente solo quelli che hanno superato un
apposito corso di aggiornamento specifico di "consegna e custodia
torte"; ovviamente tale qualifica prevede un'apposita indennità e
un'assicurazione (pagata dalla scuola), perché... a n s sà màai ’sa pòosa capitèer!
Ad esempio un "bliṡṡga
e pò caasca!", un “ranòun”, “un s-ciupòun”, o alvèeres in fuuga da la scraana, ecc
Aah... dimenticavo che per
accompagnare una torta a scuola serve poi anche, come diceva Guccini,"la
bolla del pontefice in gotico latino", ciò a suprema e santificante
garanzia.
**
C'è poi il problema della privacy! Per
questo c'è anche un bel garante che ci tutela col compenso di modica indennità;
e chè… a sòmm tranquìl!!!
Se viene rivelato che un alunno (si può dire ancora alunno
?) ha un bugno su una chiappa del culetto, il responsabile della violazione
della riservatezza verrà inviato al confino per tre anni con l'obbligo di
visione di TV a canale unico, con repliche a oltranza del Grande Fratello dalla
prima serie in poi. Verrà obbligatoriamente costretto a compilazioni di
riassunti scritti (si può dire riassunti? ) delle vicende più pregnanti.
***
Una maestra mi ha regalato queste confidenze
"Mi ricordo che nei primi anni '70, i miei primi anni
di insegnamento, quando si presentavano i genitori si raccomandavano: "Misstra, s a gh è biṡòggn, la gh daaga pur
di scupasòun o di s-ciafòun, che quàand al viin a ca a gh daagh pò al rèest… al
dòppi!"
" Ma non posso picchiare i bambini, signor X Y... e
poi non è con le botte che imparano!"
"’Sa gh è? Me a
n ò ciapèedi taanti e la m guèerda chè: a n suun mìa mòort e a suun chersùu
fòort cóome un óolem!”
Per portare i bambini alla vendemmia o a vedere le capre o
le risaie, io, la mia collega e la bidella caricavamo i bambini sulle nostre
auto all'inverosimile e via! Erano sempre pochi chilometri, ma te lo immagini
adesso, quante responsabilità salterebbero fuori?
L'inizio del cambiamento è stato quando qualche bambino si
è fatto davvero male, in qualche parte della Penisola e allora, dopo la
condanna penale del Preside, hanno iniziato ad arrivare circolari sempre più
allarmate ed allarmistiche.
I miei bambini, che andavano a casa a piedi o in
bicicletta, dovevano essere "consegnati" ad un maggiorenne
"conosciuto" e non più anche alla sorella di 15 anni, ex alunna.
Le feste di fine anno, fatte di gnocco fritto, torte delle
mamme da leccarsi i baffi e grigliate su reti di antichi letti si sono spente e
tante mie colleghe ne sono state felicissime (sai quanto lavoro in meno?)
Le recite di Natale, che noi facevamo tutti insieme in
palestra, con un affollamento da termitaio, sono state bloccate dal nuovo
regolamento della legge 626 sulla sicurezza.
Addio anche al Natale, che era una gran sfacchinata, ma
faceva piangere nonni e genitori...
Negli ultimi anni mi sono trovata davanti dei genitori
smarriti, incerti, sbandati: dovevo "insegnare" più a loro che ai
loro figli.
Oppure arrivavano i "sindacalisti dei bambini",
quelli che "L'ha detto mio figlio (6 anni) e io gli credo". Con
quelli non era possibile nessun dialogo.
Ma c'era anche una classe docente diversa: "Il mio
orario è finito", "Se non pagano il progetto, io non faccio ore in
più", "Che palle 'sto Natale... non potremmo saltarlo per
quest'anno?"
Un giorno un bambino arrivò a scuola con due strane
scottature sulle mani: le maestre, che già avevano un pessimo rapporto con la
famiglia, non chiesero, non indagarono, non fecero domande...
Io e una collega sì. E abbiamo denunciato il padre alle
assistenti sociali.
Oggi la fotocopiatrice è lo strumento principale
dell'insegnamento e le fotocopie non vanno in un raccoglitore riutilizzabile,
ma vengono incollate sulle pagine nuove di un quaderno, con il doppio risultato
di non fare mai scrivere i bambini e di disboscare l'Amazzonia e tutto il
pianeta.
Sono contenta di non insegnare più. Ogni epoca ha la sua
scuola ed io non appartengo più a questa.
Caro Mauro sopporta lo sfogo, ma, come diceva l'Albertone,
"M'hai provocata!"
Una maestra di Carpi "
***
A L M 21-12-2013
Altri ricordi e note
Veronica Colombini
e se un genitore si offre volontario per tagliare un po' di
siepe deve fare richiesta in carta bollata a sei ministeri....
Maurizio Venturini
E il fatto che non si può chiedere al nonno di andar a
prendere il nipote a scuola se non è schedato come autorizzato?
E tutti i genitori che vanno a prendere i figli a scuola in
auto anche alle superiori, intasando via Peruzzi e tutto il circondario, perché
fino a 17 anni e 364 giorni i ragazzi sono incapaci di intendere e di volere e
il giorno dopo diventano consapevoli e responsabili di tutto quello che fanno?
**
Gianni Ferrari
Quello che fa scappar da ridere è la cretineria di molte
mamme che, solo che ci sia una goccina d'acqua dal cielo, si ingorgano e
rendono la vita difficile l'un l'altra con le macchine davanti alle scuole
perché hanno paura che i figli si bagnino pur essendo coperti ed infagottati. Poi
però quando vanno in piscina, al lago o al mare, o nel campetto del prete a
giocare a calcio, i baldi giovinotti se ne stanno per ore in acqua o bagnati
come se nulla fosse ! Stanno facendo crescere delle vere e proprie mammolette
rammollite alle quali manca il nerbo della forza interiore lasciando così il
posto a tutte le frivolezze possibili! Non vedete ?? non fanno nemmeno più il
militare. Purtroppo la gioventù nostrana sta scemando di qualità e lascia il
posto a tutti coloro che vengono da fuori a fare i loro comodacci a casa nostra,
le conseguenze di ciò si sta già cominciando a vederle.
Andrea Pantaleoni
Se vuoi ti faccio una lista di acronimi deficienti che
usiamo a scuola tutti i giorni. Bisogna prendere una laurea solo per conoscerli
tutti. "È convocato presso i locali della sede il GLIC per gli alunni BES
e DSA, alla presenza dell'assistente della AUSL al fine di redigere le
necessarie integrazioni al PDP".
e così via…
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grazie