sabato 23 febbraio 2013

il cognome Gavioli - dialetto carpigiano Carpi




Il cognome Gavióol
di Mauro D’Orazi in collaborazione con Pietro Gavioli

prima stesura 5-2-2013                                                  v14   del  23-12-2014

Gavióol è un cognome padano molto diffuso anche a Carpi.
La parola gavióol nel dialetto carpigiano, ma anche nelle zone vicine, viene spesso viene usata, oltre che per un grosso e nodoso bastone con cui randellare qualche fastidioso malcapitato, come sinonimo di organo sessuale maschile proprio per la forma del pezzo di legno.
Ci sono poi i verbi derivati ṡgaviulèer e ancor più ingaviulèer stanno a significare rapporti sessuali molto focosi e decisi, con prestazioni maschili rigide, consistenti e durature, tali da potersene di solito vantare con gli amici al bar o in compagnia, con narrazioni eroiche e sesquipedali.
Il verbo ṡgaviulèer indica anche l’azione del bastonare con violenza qualcuno.
Il monsignor Francesco Gavioli, originario di Villafranca di Medolla, di cui la biblioteca di Mirandola ha ereditato una notevole raccolta di documenti e materiale cartaceo, ci suggerisce che l'origine del nome potrebbe derivare dal gavio.
           
Ruote di legno a quattro e a sei gavi
Il gavio, oltre che simboleggiare nel volgare l'organo maschile, era uno dei segmenti in legno rotondi che incastrati l'uno nell'altro davano la circonferenza della ruota dei carri. Di norma erano da quattro a sei segmenti. Andavano tenuti insieme con il supporto del ferro esterno circolare scaldato, e che una volta raffreddato comprimeva e teneva bloccati i gavi.   

dal Dizionario Niccolò Tommaseo ed. 1872
Questo cognome è molto diffuso nel ferrarese, modenese, bolognese e mantovano. In generale lo si trova un po’ dappertutto lungo la valle del Po, poiché i gavioli erano coloro che aggiustavano le ruote dei carri agricoli che transitavano lungo le strade della Val Padana.
Un'altra versione, sull'origine Gavioli, è stata raccolta da Celso Malaguti sul periodico “Piazza Verdi” di Finale Emilia:
“E' un cognome tipico della zona che comprende il veronese, il mantovano, il modenese, il bolognese, il ferrarese e il rodigino. È quindi largamente attestato a Modena, a Carpi e così pure a Finale Emilia. Muove dal personale medievale "Gaviulus", derivante dal nome proprio latino "Gavius", potrebbe inoltre derivare dalla "Gens Gavia", ben assestata nell'area mantovano-veronese. Ma è pure possibile che derivi direttamente o tramite modificazioni dal termine germanico "gawi" (villaggio, contrada). D'obbligo, per noi della Bassa, ricordare Monsignor Francesco Gavioli, che negli anni in cui è stato parroco di Villafranca, ha curato una ricchissima raccolta di libri e documenti, poi donati alla Biblioteca Comunale di Mirandola. Di rilievo inoltre il suo successivo incarico in qualità di archivista abbaziale a Nonantola.
La sterminata documentazione che il Monsignor Gavioli ha donato, prima di morire, alla biblioteca mirandolese "Eugenio Garin"  è nota come Raccolta Gavioliana.”
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A proposito di Gavioli, ne accenna anche Franco Violi in “Cognomi a Modena e nel Modenese” (2007 Ed Il Fiorino), a p. 101, dove è scritto: " ... muove dal nome personale "Gaviolus", documentato nel Chronicum Vulturnense, derivante dal nome proprio latino "Gavius". Un "L. Gavius Severus Mutina" è registrato nel Corpus Inscriptionum Latinarum, VI, 2375".
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Infine, se prendiamo il gergo di muratori carpigiani… gavióol  indica l’organo sessuale maschile, che si contrappone (per modo di dire) alla ratica che è quello femminile; mentre dietro, in entrambi i casi, abbiamo incontestabilmente… al furìil.

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