Sogno - Mia madre mi saluta - -
di Mauro D’Orazi
Carpi,
23 Luglio 2013 Era il 2013-07-14
In
questi lunghi anni di sua crudele e orribile malattia, che ottenebra il
cervello e il fisico, non avevo mai sognato mia madre.
MAI!
Assolutamente MAI!
Due
domeniche fa, il 14 luglio, mi apro gli occhi alle 6 circa, anche se non c'è la
sveglia puntata, mi alzo un attimo, torno a letto e mi riaddormento.
Faccio
un sogno brevissimo, ma vivissimo:
ho
la faccia nel buio, non capisco! Alzo lentamente in su la testa, cercando di
capire. Vedo la figura e il volto di mia madre sopra di me; io sono
inginocchiato per terra e ho la mia faccia rannicchiata e appoggiata
disperatamente appena sopra le sue ginocchia, come si fa da piccoli per
ottenere conforto e protezione.
Lo
scuro che avevo visto era quello della sua veste che mi comprimeva il viso e
gli occhi.
Lei
è seduta su una sedia, vestita di grigio scuro, ha circa settant'anni, in piena
forma; certo per questo importante momento, vuole i capelli bianchi gonfi e
curati, come quando usciva dalla parrucchiera, dove andava tutti i venerdì di
fronte a casa nostra.
E'
con le ginocchia strette in una posizione compostissima.
Io
stupefatto la guardo dal basso verso l'alto e lei mi sorride luminosa e con
dolcezza mi accarezza la testa.
Mi
sveglio di colpa in preda a una disperazione e un' angoscia totali, il cuore
c'è l'ho in gola e mi batte fortissimo.
Il
mercoledì successivo mia madre va in crisi: polmonite!
Troppo
per un fisico già al lumicino.
Domenica
21 luglio alle 3 di notte, con un ultimo sospiro, ci lascia gentilmente così
come aveva vissuto: è stata meravigliosa, amorevole, dolce e generosa. Cosa si
poteva chiedere di più a una madre e a una donna la cui infanzia era stata
terribilmente segnata da lutti, malattie e disastri economici della sua
famiglia un tempo benestante.
Ripensando
all'accaduto, nulla può togliermi la convinzione che con quel sogno e con quei
gesti mi abbia voluto salutare, si sia voluta accomiatare da me.
Mauro D’Orazi
(Dorry)
Nessun commento:
Posta un commento
grazie