Canàapa e basletta BOZZAAAA
dal longobardo: NAPPA = Naso
in dialetto bresciano: canapa = naso grosso / napà =
curiosare / napù = curiosone
La conquista longobarda, consolidatasi intorno al 680, ebbe
un’enorme influenza politica nella suddivisione dell’Italia che solo il
Risorgimento cancellerà e riunificherà. Dominando la penisola con un mosaico di
"ducati" frammisti ad altre entità politiche, i Longobardi non
costituirono mai uno stato unitario e ciò influenzò lo sviluppo e la diffusione
della lingua che si distribuì come "a macchie di leopardo" nelle
varie regioni italiane.
bèsla e basletta significano bazza, mento allungato e un po'
arricciato, soprattutto se esso è pronunciato; a questo evidente attributo può
fare pendant una bella canàpa, che è un bel nasone; tutti tratti facciali che
non sfuggono di certo al lingui malègni (alle lingue maligne)
ch a n'apa da crèeder;
Canípa, Canapa ca n apia mai da piovèer.
canapa mai da piover .. si dice con sospetta assonanza
quando passa una persona col naso grosso o lungo
nèes e basletta i fàan mujetta
sa la vdi? basèela!
"mò ch Fracanapa!" sempre quando si vede una
persona con un naso imponente
"Facanapa fa la papa"
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Facanapa o Fracanapa
: maschera veneta come risposta dell'entroterra (verona ecc) al declino della Serenissima.
CARATTERE:parla velocemente e si muove con piroette.
COSTUME: pantaloni alla zuava, panciotto,marsina e un gran
fiocco blu;calze bianche e scarpe marroni
e cappello a tre punte. MASCHERA:occhiali con un grande nasone.
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la più alta pagina musicale del ns maggior poeta dialettale
SCONFORTO
di Mario Stermieri
La prima vera ecco è quì che vièno
siamo già arènto al tempo della fóia
in mezzo ai prati si è già sgato il fieno
e vien su l’uva bella ch’la fa vóia,
ma nel mio cuoro ancor non vè giungiùto
il tiepido calor del sol d’aprilo,
perché la mante mia non m’à più vluto
e sofro, e… calo tutti i giorni un chilo!
Quando poi penso ai bacci che ci ò dato
in della ghigna fresca e pien d’ardire
mi sento commovùto e sconsolato
come se fossi arènto a partorire!
E quando penso a sì crudel disdetta
e che in del mondo non avrò più pace
blisga dagli occhi giù per la basletta
il pianto mio dal gran che m’indespiàce!
* Mario Stermieri
nacque a Carpi il 3 febbraio 1886. Date le modeste condizioni economiche in cui
versava la famiglia, dovette ben presto interrompere gli studi e cercarsi un
non facile lavoro, passando per molti impieghi (da ultimo, fu segretario del
senatore Bertesi). Nel 1904, con alcuni amici fondò il giornale “In trâpla”, al
quale collaborò con lo pseudonimo di “Pedânt”. In mezzo alle più tristi
sventure (il fallimento del matrimonio, la morte prematura dell’adorata
figlioletta, la tubercolosi…), seppe cantare con serenità il dolore e la gioia,
nonché sorridere sulle umane debolezze in un modo tutto suo, che lo rese
particolarmente caro ai carpigiani delle prime due generazioni del Novecento.
Si spense nella nostra città il 25 maggio 1910.
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Infine l' arrotino tradotto esattamente diviene «el
moletta» e da Carlo Porta (Milano, 15 giugno
1775 – 5 gennaio 1821) : «... E in su quell la seggella del moletu, Che gotta
giò tabacch su la basletta.
»)
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Mauro, e quand a pàsa una stangàuna molto alta, guardandola
dietro gli stessi omastroni commentano, "vaca maciètTa che divertimèint
èlt ch l a gh à"
Quando uno ha il
naso grosso, le donne pensano; se tànt al dà tànt.....
ma anche quando una donna ha il naso lungo - pronunciato ...
Fintaant can-a-capis, can-a-capis gninta, a n a capirà
quèel.
?@primo a gh è na
regola. AL Lètt al paressa. quel ch a gh vansa al va sopra la testa o còo di
pèe :=)
Paolo Pasini
Ed chi gh à la basletta un pò troop " aggettante "
a s dìis che sa piov dimondi, al s pool
anghèer !!!
Marco
Giovanardi ?...queel con il labbro inferiore sporgente ... "Dutoor ..
quand a pioov a m'bagnn tutt al laber et sòta" .... Il Dottore che aveva
sporgente quello superiore ... "eeh xa mninn frega a mè!!!"
Angela
Andreoli e quando sia naso che mento sono pronunciati..Nès e baslèta i fan
mujèta :-))
Glauco Belmondi
sempre per chi ha una bella fracanappa...........as dà di be
ches, mo as ved ank di be nes......... e a una donna che ha un "bel
mento"........stla ved, besla.........
Cun al mel de schina bisgnarev laveres la facia cun al
baslot a quater dii sota la baslèta.
Mauro D'Orazi La bèesla è il mento. al baslott era piccolo
catino che il barbiere teneva sotto il mento del cliente (besla) quando gli
faceva la barba. bèesla= baslott. I ricchi ne portavo una personale :=)
Francesco Bezzecchi
Canipa, canapa ch a n abia mai da piovèer
quando davano fuori i nasi ha preso quello più grosso
quando passa uno o una con il mento pronunciato, fra due
braghèer che parlano fra di loro, si sente dire:
"Sa s in bèesla al tèimp !!"
"S te la vèed ... bèesla!" che vuol dire sia
baciala, che basletta.
disegno di marco giovanardi
quand al laber èd sotta l è più foora a
s giiva: "a le lò a gh pioov in ca!"
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grazie