Prima stesura 10-06-2015 V09 dell’08-03-2016
Mini - Ferrari di
Scaglietti - Remo Tirelli
e altre note su
modellini carpigiani di auto e moto
BOZZA in perfezionamento di Mauro D’Orazi
Gianguido
Tarabini (Tarash Bulba) mi ha chiesto alcune note sulla “ferrarina” in suo
possesso ed esposta con giusto orgoglio all’ingresso del Blumarine; ho colto l'occasione per riassumere in un
unico pezzo tutto il materiale (in parte ancora un po’ contradditorio e
lacunoso) che ho su questi piccoli modelli a motore carpigiani degli
anni ‘50-’60.
Mi
sembra un capitoletto della nostra storia molto carino da ricordare e da non
perdere; traspare chiaramente la genialità, la manualità, la fantasia di
persone NON comuni; valentissimi artigiani che ho sempre ammirato per quello
che sapevano fare con la testa e le mani.
**
Mauro D'Orazi per Tarash
Bulba (note tratte da Facebook)
22 febbraio 2015
1960 ca - Carpi -
mini Ferrari in uno stand della
Lambretta
(non montava un motore Lambretta 125 c c,
ma un DEEM 50 c c a raffreddamento forzato)
Tarash
Bulba - Grazie Mauro, ora quella stessa
mini-Ferrari fa bella mostra di sé nell'ingresso della Blufin. Io però da bimbo
non l'ho mai guidata, ne avevo una più "classica" in plastica con i
pedali con la quale scorrazzavo nel cortile del Molly.
Mauro
D'Orazi - chi sono i bimbi? li conosci?
Tarash
Bulba - Non lo so, io sono nato più tardi, forse uno potrebbe essere Antonio
Paltrinieri, il fratello dell'Annunziata. Però è un ipotesi. 22 febbraio alle ore 9.31 ·
Mauro
D'Orazi ecco !! chiedo alla interessata
22
febbraio alle ore 9.33
Annunziata
Paltrinieri mi dice però che nelle due foto sopra non è lei e forse nemmeno suo
fratello
E
aggiunge “La Ferrarina per poter partire
andava spinta. Era perfetta in ogni particolare, quello era il suo unico
difetto. Quanto ci siamo divertiti!”
Mauro
D'Orazi - Ho qui davanti (al bar Tazza
d’Oro) Antonio Paltrinieri che mi conferma che sono lui e Annunziata. Sono lì in
quello stand per pubblicità; ma il motore era da Lambretta ? (un 125 c c troppo
potente per dei bambini), come potrebbe apparire dall’insegna pubblicitaria, oppure
più probabilmente un DEEM 50 c c due tempi a raffreddamento forzato
22
febbraio alle ore 10.03
Sergio Scaglietti in una foto del 1953
Mauro
D'Orazi - 1960 circa Carpi - modello di mini Ferrari con Antonio Paltrinieri a
sn.
Ecco
la testimonianza che ho (Mauro D'Orazi) raccolto il 22-02-2015 da Antonio
Paltrinieri:
“Siamo
alla fine anni '50; il carrozziere della Ferrari, Sergio Scaglietti (1920 -
2011), costruì la carrozzeria di questa e altre due ferrarine (tre in tutto).
Marcate 0001, 0002 e 0003. Il meccanico
"fantasista e geniale" Remo Tirelli è l’autore della meccanica e del
telaio in tubi; aveva bottega in via 4 Novembre, dove aveva l'officina con il
cosiddetto "Pensatoio", luogo frequentato da amici, a mo’ di filosso, da cui scaturivano le idee
più strane e originali.
Tirelli
attrezzò le tre aumobiline con un motore a due tempi DEEM 50 c c a
raffreddamento forzato, usato per piccoli motofurgoni (anche se nelle foto la
Ferrarina è esposta dal concessionario della Lambretta a Carpi). Il problema
era che bisognava avviarle a spinta, perché
per motivi di spazio, non c’era il pedale dell’accensione. Questa della foto
era di Vittorio Paltrinieri, si presuma la 0002; la prese per figli Annunziata
Paltrinieri e Antonio Paltrinieri. Divenne poi dei Tarabini – Molinari e oggi questo
modellino è esposto nell'ingresso del Blumarine a Carpi.
***
A
chi sono andate?
La
prima è andata direttamente in USA; per le altre le storie si intrecciano e si
sovrappongono, non c’è chiarezza. Riporto con beneficio di inventario, le
notizie che mi sono arrivate in buona parte vere, ma altre da verificare.
La
0001 dovrebbre essere stata manda da Ferrari stesso a Chinetti in USA.
Una
la comprò Gian Pietro Bonaretti (industriale di Carpi) che la sottopose (sempre
con Tirelli) a miglioramenti come l’avviamento elettrico, la marcia indietro
mutò la livrea da quella per la corsa di Le Mans che comprendeva il bianco
(come quella poi Tarabini) in completo rosso Ferrari, pare che il motore fosse
da Lambretta, ma restano i dubbi più volte espressi.
Un
esemplare pare sia andata al Circo Orfei (?) dove veniva adoperata negli
spettacoli e nelle sfilate per pubblicizzare il circo all'arrivo nelle varie
città (è leggenda?). È chiaro che sono
necessarie delle verifiche. La verità si mischia appunto con la “leggenda”. La
ricerca è in corso e ho passato tutta la mia documentazione ad Adolfo Orsi,
super esperto di Ferrari e che possiede sulle tre Ferrarine preziose
testimonianze e documentazioni.
Pare
ci sia stato il passaggio a un asta a Montecarlo.
Se
i proprietari sono tutti veri, è chiaro che ci sono stati dei passaggi
proprietà da appurare nei tempi di successione.
Mauro
D’Orazi - La bottega di Remo Tirelli era un lungo garage di proprietà di
Vittorio Paltrinieri sito nel lato sud di via 4 Novembre. Nel “Pensatoio”
Tirelli ideò anche una speciale e teorica macchina, che avrebbe dovuto ricavare
energia dal moto delle maree utilizzando degli lamieroni che dovevano oscillare
in base ai movimenti del mare e, tramite una dinamo, produrre energia
elettrica. La sua ultima attività fu quella di produrre fili da freno da
bicicletta completi di terminale, con un apposito congegno meccanico -
elettrico inventato da lui stesso. Questa macchina completava i fili da freno
da bicicletta dei loro terminali, che venivano torniti e sistemati automaticamente
in serie.
Remo
penso di vendere in serie questo modellino di Ferrari e predispose un apposito
depliant. Il costo dei prototipi era attorno alle 500 mila lire, una cifra
considerevole al tempo.
Remo
era poi fratello del Tirelli della Tirelli Frigor, nota al tempo ditta
carpigiana che produceva frigo industriali e da bottega /bar. Quest’ultimo
Tirelli era il padre di Leda Tirelli, moglie di Dino (FRARICA) Righi, noto
industriale carpigiano delle camicie.
1965 ca modellino mini Ferrari con motore DEEM – oggi
di proprietà Blumarine
**
Nel
1957 ca Carmine D'Agostino era il benestante proprietario della villa in via
Roosevelt, al tempo una specie di cantina dove lavoravano i residui dell'uva e
frutta secca (fichi, ecc...). D'Agostino aveva fatto costruire per il figli una
specie di piccola Fiat 1100, senza tettuccio, che funzionava con un motore a
scoppio. Il ragazzino girava contento negli ampi spazi esterni della ditta.
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Ricordo
anche che nei primi anni ’60 il figlio di Dino Righi, Giorgio, mio compagno di
scuola, girava invece nel lungo perimetro interno della FRARICA con un
modellino di auto con motore elettrico.
Un
pomeriggio di fine scuola, giugno, tutta la classe era ospite di Righi e vidi
l’oggetto del desiderio. Deve essere stato lì, quando vidi la piccola auto, che
ho provato per la prima volta un fortissimo e acuto sentimento di invidia e di impotenza di vita.
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La
“mania” di costruire modellini a Carpi ebbe origine da un paio di abili
meccanici; nei primi anni ’50 il meccanico commerciante di Moto Guzzi Cadossi
che ne costruì una per il figlio, seguito poi da Giorgio Sgarbi nel 1959, che
costruì anche lui una piccola moto per il figlio Gigia Gianfranco Sgarbi.
Anni ’50 – tre foto allo stadio di Carpi - Cadossi
con un modellino costruito dal padre
Anni '50 Stadio di Carpi Cadossi con una motina,
a dx il Conte Galasso Benzi, gentleman della moto.
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20 settembre 1959 - Festa dell’Infanzia al Parco -
Gianfranco (Gigia) Sgarbi fa rifornimento presso il distributore Aquila (poi Total)
vicino al Parco dal benzinaio Anacleto Burani; esattamente dove oggi c’è la
rotonda di via Giovanni XXIII
Particolare della foto - il faccino di Gigia
Negli
eccezionali (anche se non nitidi) fotogrammi che seguono, estratti da un
filmino d’epoca, vediamo il piccolo Gigia esibirsi il 20 settembre del 1959 per
la Festa
dell’Infanzia al Parco con una piccola replica di una MV 500 cc da corsa. La
“motina" fu progettata e costruita da suo padre… naturalmente ed è ancor
oggi gelosamente conservata dal figlio.
20 settembre 1959 - Festa dell’Infanzia al Parco -
Gianfranco (Gigia) Sgarbi percorre la pista interna con una mini moto n 13
costruitagli dal padre Giorgio
Il giro prosegue
Il traguardo si avvicina
20
settembre 1959 - Festa dell’Infanzia al Parco - Il Sindaco di Carpi Bruno Losi
premia il bambino per l’impresa effettuata. Gigia è in braccio al segretario
del Sindaco Augusto Depietri
per le foto contattatemi - dorry@libero.it
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