venerdì 11 dicembre 2015

Al cafè - il Caffè - modi di dire del dialetto carpigiano - Carpi - Mauro D'Orazi



Prima stesura 02-12-2015                                                                   V04 del 03-12-2015
Al Cafè
                                                                                                  di Mauro D’Orazi
 
Il caffè è fra le bevande più diffuse; l’Italia ha una lunga e gloriosa tradizione al riguardo. Esistono poi tanti tipi di caffè; ogni italiano ha il suo preferito con una variante di possibilità amplissima.
Il caffè è un rito irrinunciabile: il suo gusto intenso e avvolgente accompagna noi italiani durante l’intero arco della giornata. È il primo piacere che accarezza le nostre mattine, ma anche un ottimo digestivo indispensabile dopo i pasti e un compagno perfetto per una pausa deliziosa, in qualsiasi momento.
Guardarlo uscire dalla moka o dalla macchina espresso è quasi una magia… che riempie di profumo gli androni delle scale nei palazzi e le sale dei bar, dai banconi sempre affollati.
Naturalmente anche il dialetto è entrato a pieno diritto in questo aromatico tema. Vediamo le varie definizioni a Carpi e nelle zone vicine.

Un cafè! Normale, si intende. Vi accorgerete subito di quanto sia curiosa questa richiesta per il barista, perché esiterà un istante per lasciarvi il tempo di aggiungere la successiva specifica. Voi non dite altro, prima o poi si convincerà.
Cafè normèel, normale, normalissimo… ormai… rarissimo… appunto.
Cafè dèeca, decaffeinato
Cafè baas, basso, bisogna chinarsi un po’ per afferrare la tazzina
Cafè ristrètt, ristretto
Cafè corèet, corretto con sambuca, grappa o altro
Cafè èelt, alto
Cafè esprèes, espresso, vanto della tradizione italiana
Cafè luungh, allungato, arriva al bordo della tazzina
Cafè dòppi, doppio due caffè in una sola tazzina
Cafè macèe, macchiato con latte caldo o freddo
Cafè macèe cun la s-ciùmma, macchiato con latte e con la schiuma
Cafè specièel o Maruchìin con schiuma di latte e cacao, servito in tazzina di vetro
Cafè dóolṡ, dolce con molto zucchero
Cafè amèer, senza zucchero
Cafè a la napoletaana, fatto con l’apposita cuccuma
Cafè futùu, quando, fatto alla napoletana, veniva male
Cafè faat in ca, fatto in casa… di solito pessimo, fatto con la macchinetta
Cafè faat in ca, ma cun al ciaadi, quasi simile a quello del bar
Cafè americaan, con acqua bollente a parte da aggiungere, servito in tazza grande
Cafè cun la paana, con la panna per golosi
Cafè a la tuurca, si lascia depositare, ci vuole calma e tempo
Cafè frèdd, stupenda bevanda estiva, caffè scecherato con ghiaccio
Capucìino, capùccio cèer o scuur,
         mix perfetto, ma variabile, di latte e caffè, ideale per la prima colazione
Cafè d òorṡ, caffè d’orzo, in taasa cicca o graanda
Cafè neghèer buìint, nero bollente
Cafè èd misèela, di miscela, miscuglio di vari surrogati di caffè; di gusto orrido (Olandese, Moretto, La Vecchietta, Malto Knab, Miscela Leone, ecc…)

Se volete fare impazzire il barista, nell’ora di punta, col locale strapieno, potrete ordinare sadicamente: “Un café macèe frèdd cun al laat scremato al vetro!”

Ci sono poi simpatiche battute per descrivere un caffè di bassa qualità, del tipo:
Aaqua… Che bòun Cafè!  Acqua che buon caffè!

Quèet l é un bòun Cafè trìsst! Questo è un buon caffè scadente! Per commentare l’eccesso di acqua in una tazzina di caffè.

L’è ‘na ciofèeca, simpaticamente rubato al gergo napoletano di Totò, quando ci si trova di fronte a un liquido imbevibile.


     Tazzina speciale per mancini                Tazzina speciale per destri

È indubbio infine che… la vìtta l’è amèera, pèr chi gh à i pée dóolṡ.
Non c’entra tanto col caffè, ma è carina lo stesso.

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