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La calma è la virtù dei Forti
e la fruuta l'è dai Ṡelòochi
senza foto se volete il file completo scrivetemi
Ingrossi di Frutta a Carpi
di Mauro D’Orazi
Già nei primi del secolo scorso esistevano a Carpi due importanti ingrossi di frutta, in particolare quella secca: gli Zelocchi e i Forti. I primi con sede in via Ariosto, in passato avevano la bottega presso la Piazzetta sotto il portichetto a nord.
La ditta Zelocchi Loris srl nel suo sito web ricorda che nasceva agli inizi del secolo scorso (1905) come centro di raccolta per l’esportazione di frutta e uva da vino. Negli anni 20, dotatasi di macchine per l’essicazione e la tostatura di semi oleosi e creati rapporti commerciali con i paesi produttori, si qualifica come centro specializzato per la trasformazione di frutta secca e legumi. È stata all’avanguardia nelle moderne tecniche di selezione, tostatura, confezionamento e conservazione, si era inserita con successo anche nella Grande Distribuzione Organizzata con prodotti caratterizzati da elevato standard qualitativo.
I Forti invece hanno cessato la loro attività da parecchi decenni.
Tutte e due avevano le botteghe in Piazzetta a Carpi.
Ho trovato nel corso delle mie continue ricerche un po’ di materiale che raccolgo in questa sede.
1914 Pubblicità della Ditta Zelocchi
1912 Cartolina commerciale della ditta Fratelli Zelocchi
1929 busta commerciale della Ditta Zelocchi
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Una volta si diceva a Carpi: “La calma è la virtù dei Forti e la fruuta l'è dai Ṡelòochi.” La frase è un gustoso nonsense carpigiano e si riferisce alle due conosciute e prestigiose famiglie di Carpi del secolo scorso, che entrambe commerciavano in frutta. Gli Zelocchi si trasferirono poi come sede di commercio all’ingrosso fra viale Ariosto e la linea ferrovia, una sito molto comodo per ricevere la merce, ad esempio la frutta secca.
Nel 1944 in sede di approvvigionamenti e razionamento si trova questa nota in Archivio Storico:
“PATATE
Maggio 1944: nel negozio magazzino del Signor Zelocchi in piazza Garibaldi, grazie all’intervento del Fascio locale, saranno distribuite patate al prezzo politico di £.0,60 il kg., da ottenersi utilizzando la tessera della carne.”
Renato Cucconi (Carpi luglio 2024) racconta sugli Zelocchi:
“Dal 1942 mio padre Enzo era il factotum di Loris Zelocchi commerciante all’ingrosso in frutta e alimenti vari. Tanti sono gli episodi eclatanti che mio padre dovette compiere e che oggi sembrano imprese impossibili.
Ad esempio con l'autocarro di Zelocchi, eseguendo un ordine militare, andava al campo di prigionia di Fossoli (nella prima fase quando era sotto comando italiano) a ritirare alimentari (e altro) consegnati dagli svizzeri (leggi … Croce Rossa internazionale) per i prigionieri militari inglesi con i quali qualcuno riusciva a parlare in francese. Ritirare, perché in parte e ingiustamente i custodi sequestravano del cibo per alimentare i civili della zona di Carpi. Capitò più di una volta, che durante il tragitto per Carpi, si sentissero dei rumori nel cassone, tanto da doversi fermare per vedere cosa stava succedendo; così scoprivano che qualche prigioniero si era nascosto per fuggire per evadere. A volte erano due prigionieri, che dovevano essere aiutati e fare in modo che contattasse chi li poteva assistere.
A quei tempi, chi frequentava l'università, come nel caso del futuro medico Virgilio Zelocchi, doveva imparare la lingua tedesca, tant'è che come interprete fu praticamente sequestrato dai nazisti e usato nei vari contatti con gli italiani. A un certo punto nelle vicinanze di Bolzano riuscì a telefonare a casa a Carpi avvisando i suoi che era stato colpito da polmonite e che se qualcuno non fosse andato a prenderlo, i tedeschi l'avrebbero deportato in Germania (e si sapeva cosa voleva dire). A questo punto Loris Zelocchi chiese a mio padre (che era titolare di permesso diurno atto al trasporto di alimentazione civile) se lo andava a prendere con l'auto (dei Zelocchi). Mio padre accetto e al mattino presto partì per recuperare povero Virgilio Zelocchi.
Arrivato a San Benedetto Po fu però fermato dai tedeschi che gli sequestrarono l'auto e lo misero al lavoro con altri per ripristinare il ponte sul Po. Giunta sera comprò da un contadino una bicicletta e fuggì di nascosto; non so quanti giorni impiegò, ma con abilità e fortuna riuscì a raggiungere il Zelocchi e riportarlo a casa a Carpi.
Posso dire che per tutta la vita, i Zelocchi si dimostrarono molto riconoscenti a mio padre e contribuirono generosamente per ogni avvenimento della sua vita.”
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1914 Pubblicità della Ditta Forti
1921 cartolina commerciale della ditta Fratelli Forti
Piazzetta 1920 ca a sn la sede della Ditta Forti
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La sig.ra Rina Forti, figlia di uno dei fratelli, recentemente scomparsa nel 2012, era la moglie di Novello Benatti e madre di Franco e di Paolo; spesso la si poteva vedere in biglietteria al Cinema Corso, di corso Fanti, o al Cinema Capitol di corso Cabassi; la voglio qui ricordare con affetto, perché era una cara amica di gioventù di mia madre. Mia madre mi raccontava che quando da piccole si vedevano a casa dell’amica, la merenda al pomeriggio era sempre ricca di frutta speciale molto buona.
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I Forti aveva il magazzino di frutta e verdura, solo per l'ingrosso, di fianco a Corsi il salumiere sul lato est della Piazzetta; il padre si trasferì nel magazzino in viale Manzoni qualche tempo dopo, e continuò (pur riducendo) l'attività del commercio frutta e verdura per qualche tempo, tanto che i suoi dipendenti aprirono anche loro una vendita analoga, prima in Trento e Trieste angolo Marco Meloni, e in seguito si trasferirono anche loro in piazza Garibaldi, sul lato ovest: la coperatiiva di frutaróo.
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