Caro
Nino .. Zero tituli anche per te.
La Voce
di Carpi 25 giugno 2009
Con
risposta
Post fatto: Nino Santachiara entra come al solito deciso e
affannato nel mio ufficio e mi intima: “Tu che hai tutto! Tirami fuori i
risultati delle elezioni provinciali di Frassinoro e Serramazzoni! Mi mancano
questi dati per completare l’esame dei voti della lista socialista (laica e
riformista) nella Provincia di Modena! In Prefettura mi hanno assicurato che
nel PC hanno messo tutti i numeri!”
Io
lo guardo stupito e penso che non riuscirò mai ad abituarmi a questo esuberante
politico che dal dopoguerra porta alto e gagliardo lo stendardo socialista; un
vessillo solido, sia pure caratterizzato dallo scorrere mutante di almeno da
una ventina di intestazioni e loghi diversi. Ma lui, Nino, non se ne cura dei
nomi: è e rimane socialista.
Antefatti: nell’aprile 2008, poco prima della elezioni
politiche, apparentemente disgustato dalla geografia partitica delle varie
liste nazionali, mi aveva portato l’ultimo numero della Luce, secolare foglio
socialista carpigiano, e sbattendomelo sul tavolo aveva spergiurato con molta
convinzione: “Mauro! Questa è l’ultima volta che faccio una campagna
elettorale! Basta!”
Detto
e fatto, eccolo di nuovo … appena un anno dopo, ridiscendere in pista con il gruppone
eterogeneo di appoggio all’inedita lista civica con candidata Sindaco Giliola
Pivetti. Nino, in tandem con Rossano Bellelli, prende la cosa molto seriamente
e gli viene affidata l’alta delega della gestione amministrativa della presentazione
della lista Alleanza per Carpi e della propaganda elettorale; ma, da politico
di canuto pelo, ha soprattutto il compito di prevenire, capire, prevedere, valutare
le segrete mosse e contro mosse, parare le offese, attaccare … in relazione agli umori e i sentimenti
delle altre liste e per quanto possibile della gente, degli elettori, una massa
sempre più sconosciuta alle direzioni dei partiti locali.
Uno
dei miei compiti in Comune è quella della gestione degli spazi e della propaganda
elettorale: Santachiara arriva nel mio ufficio un giorno sì e uno no: banchini,
cartelloni, propaganda diretta e indiretta, comizi, ecc … è lui il primo a inoltrare le domande; è
sempre lui il primo, alle otto meno dieci del solenne giorno prefissato, a
presentare la lista pivettiana, con tutte le carte perfettamente in ordine.
Nino
sembra un fresco ragazzino di vent’anni, preso da incontenibile e giovanile
ardore; ci crede a questo progetto e sprizza di energia e di rinnovato
entusiasmo; questo mi fa ricordare il famoso aneddoto di tanti anni fa, quando,
neo assessore, sbusinava nelle grigie
stanze degli uffici tecnici e l’allora ingegnere capo Pecchi esclamò: “Mò chi
el cal ragasol ?!! Sa serchel ?!?!”
Con
Nino cerchiamo di fare previsioni sul consenso che otterrà la Pivetti ; egli gode
intimamente a parlare e speculare gli angoli più reconditi di queste tematiche.
In lui ha sempre albergato un sogno, nemmeno tanto segreto: “metterlo in quel posto” al locale PCI e poi
ai suoi successori, coi quali era da sempre obbligato ad allearsi querulante e in
posizione di netto sub ordine.
Nino
stavolta è molto fiducioso, ma io molto scettico, avendo bene in mente gli
esiti deludenti, nonostante l’impegno profuso, della lista del caro Beppe
Lopetrone (5,7 % e 1 consigliere) e quella del fornaretto Senigaglia (3% scarso
e 1 consigliere). Si parla addirittura di ballottaggio e di grandi percentuali;
io, più terra terra, prevedo al massimo un paio di consiglieri. A pochi giorni
dal voto Nino mi consegna una busta chiusa con la percentuale prevista per la
lista Alleanza per Carpi: nel suo vaticinio però prevale in extremis il
ravvedimento del politico esperto, scevro dalle esaltazioni fino allora
espresse; al momento dell’apertura della misteriosa busta (dopo lo scrutinio) risulterà
una forchetta dall’8 al 10% per Alleanza per Carpi. Centro ! Nino a indovinato la percentuale che sarà dell’8,13; io
invece i seggi che saranno solo due e non i tre sperati… dalla sua lista.
Nonostante
il risultato a mio parere notevole per un comune conservatore come Carpi,
Santachiara è molto deluso, in cuor suo forse sperava in un successo ben maggiore,
ma per pura caja, era stato molto prudente.
Dovete
sapere che esiste uno strano fenomeno che accompagna il sorgere e il progredire
di queste liste civiche; in questi coacervi inediti, si forma ben presto un
gruppo di entusiasti e supermotivati che comincia a lavorare e far propaganda
per il nuovo candidato sindaco; la quantità delle persone avvicinate aumenta in
modo sensibile nei primi momenti, le risposte sono spesso positive, ma poi
piano piano i contattati risultano essere grosso modo, in effetti, sempre
quelli. In questa micro bolla il gruppo civico avverte pertanto un forte e
diffuso consenso, ma tale percezione non è adeguata alla realtà, in quanto i
contatti riguardano un numero chiuso e limitato di persone. Aggiungiamo poi
anche il fatto che generalmente a Carpi si sta bene e i servizi sono buoni: perciò
parecchi, anche fra i più avvertiti e sensibili, alla fine arrivano alla logica
conclusione: “Ma perché cambiare ?”
Santachiara
è stato uno che alla candidatura Pivetti ha creduto subito ed è anche stato
bravo (o fortunato) a sventate la presentazione a Carpi di altre due possibili
liste socialiste: una del PS provinciale e una (forse) di Zinani.
Ma
Nino non è riuscito a evitare la sciagurata nascita di una lista sulle elezioni
provinciali dove gli eredi Nenni e Craxi si sono presenti soli soletti come
Socialisti - Laici e Riformisti. E questo è stato un grave errore, in quanto,
fatte le opportune disamine e valutazioni numeriche, ciò consente facilmente di
capire, a spoglio effettuato, quale sarà poi l’apporto netto dei socialisti per
la Pivetti a
Carpi … e, visti i dati, verosimilmente meno di 150 voti, su 3.300 !!! Appena poi una manciatina di preferenze per i
suoi candidati consiglieri.
Insomma
non un gran ché, ma niente di male; il visconte François-René de Chateaubriand
(1768-1848), scrittore, diplomatico e politico francese, ci ricorda che la
scarsità dei mezzi e dei consensi sono compensate dalla nobiltà degli ideali.
Conclusione: Nino aspetta con apprensione l’esito della mia
ricerca nel sito della Prefettura … Frassinoro, Frassinoro … Socialisti - Laici e Riformisti … mmm ..
zero voti. Nino trasale, poi controlla
… non ci crede, ricontrolla … proprio zero
voti. “Guarda Serra .. abbiamo avuto
il sindaco per tanti anni e raggiungemmo anche il 12% ! ”
Cerco
Serra e nel resoconto della Prefettura non c’è nemmeno il simbolo. Nino è
indispettito e sempre più agitato. Cerco i risultati nel sito del Comune di
Serra e finalmente appare il simbolo e … zero
voti. “Caro Nino ecco perché non avevi i due risultati, sono zero!!”
Zero
tituli … dunque … non solo nello
sport, ma anche per il PS e per tanti i partitini che hanno cercato
cocciutamente un po’ di spazio democratico, in un’epoca che non perdona
raffinate sfumature politiche: risultati minimi e zero per seggi per Comunisti
Italiani, Verdi, SD, La Destra ,
PRC e La Lista
di Deanna.
Santachiara
è davvero desolato e disperato; si è ammutolito e io gli dimostro sincera
comprensione e condivisione del dolore. Forse i tempi lo hanno davvero superato
questa volta; quasi 50 anni di onorata carriera e tutto si risolve nella
delusione cocente di un risultato più che striminzito.
Nino non è da questi particolari
che si giudica un giocatore.
Auguri,
indomito Nino, anche con zero tituli ti vorrò sempre bene lo stesso.
Mauro D’Orazi
**
LETTERE
Quel racconto non chiarisce
Caro
Direttore, gli anticlericali di una volta, quando qualcuno subiva un torto di
cattivo gusto, inveivano infastiditi: "E' uno scherzo da preti".
Avendo Voce pubblicato una lunga filippica con al centro il sottoscritto,
chiederei una sola rettifica su un concetto non esatto e contrario alla verità.
Nel Collegio provinciale n° 26 di Serramazzoni, il Partito Socialista ha preso
zero voti solo perché, per un disguido tecnico, i socialisti non sono riusciti
a presentare il simbolo e il candidato.
Tutto
qui, non c'è nessuna dietro logica da imbastire.
Il
"Racconto" di Mauro D'Orazi, in concorrenza con le
"sbraghirate" dell'altro amico Imbeni, svolazza tra il sarcastico,
l'ironico, il professionale, tra il serio e il faceto, senza contribuire seriamente
a chiarire il senso e il significato dell'ultima campagna elettorale
carpigiana.
Nino Santachiara - Carpi
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grazie