In morte di un amico dic 2005
Pochi giorni fa se ne è andato
Lauro Bisighini, “Bisiga” per gli amici e … ne aveva tanti di amici che oggi lo
piangono.
50 anni, una moglie carissima e
una figlia che aveva il suo stesso nome e che come per tutti i padri era in
cima ai suoi pensieri e preoccupazioni.
Valente meccanico dentista,
umanamente generoso e sempre disponibile ad aiutarti nei momenti più difficili.
Una persona profondamente
corretta, saggia e giusta, costantemente interessata a Carpi e alla sua vita
sociale e civile. Una volta che lo conoscevi era impossibile non avere con lui
un rapporto di affetto spontaneo che poi spesso si trasformava in amicizia e
complicità di frasi, di battute, di frecciate scherzose.
Disincantato e dotato di un
umorismo piccante e “spietato”, castigava ridendo i costumi (così come ci
insegna un vecchio saggio latino).
“Teneva”, ahilui, l’Inter e
questo fatto, in mezzo a un fitto entourage di milanisti, provocava spesso
vivaci e godibili scambi di opinioni.
Me lo vedo arrivare col suo
scooter alle due alla Tazza d’Oro, togliersi cappellino, sciarpa e guanti; non
giocava quasi mai, ma aveva diritto all’ambito titolo di “spigolista”, cioè di
chi colui che siede a fianco dei giocatori, ma con diritto di parola e
soprattutto di critica.
Lo ricordo nei tanti momenti
conviviali passati insieme con le famiglie e gli amici, allo Sporting d’estate
…. In ottobre era invitato un sabato sera a casa di Anna per una cena e per
passare qualche ora serena con gli amici, purtroppo all’ultimo momento aveva
dovuto rinunciare…. aveva la febbre alta a causa dell’ennesima e maledettamente
inutile seduta di kemio …
Poi le cose sono velocemente e
dolorosamente peggiorante.
Riposerà a Ponte Motta, accanto a
suo padre, che tanto ammirava.
Non lo dimenticheremo mai.
Grazie Lauro di averci arricchito
con la tua presenza e la tua amicizia.
Mauro D’Orazi
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