martedì 27 dicembre 2011

2010 Gli 80 anni di Iolanda Battini - attrice sublime - Dialetto carpigiano - Carpi (Modena)

Iolanda Battini compie 80 anni
Caro lettore, … dirò subito e senza imbarazzo, che queste righe che leggerai sono un’espressione d’amore schietto e diretto verso una donna unica e che ha dentro di sé doti di eccellenza tali, che mi hanno conquistato irresistibilmente appena l’ho incontrata. E’ una grande attrice, poetessa, cantante, un’artista di razza e talento che illustra la nostra Carpi e le sue migliori tradizioni da tanti anni. E’ la nostra Iolanda Battini, che tutti ormai conoscono e ammirano per  le sue grandi capacità recitative e interpretative. L’11 marzo 2010  Iolanda compirà 80 anni e sarà festeggiata coi giusti onori adeguati alla sua bravitù e generosità.
La incontrai per la prima volta all’inizio degli anni ’90 in una delle eccellenti e memorabili serate alla Falegnameria dei Fratelli Beltrami in Via Trento Triste; quella sera si dibatteva con competenza e profondità su una questione mai completamente risolta: Il dialetto carpigiano è morto ? Un tema che non ha altra risposta se non quella … che “cambia” e in questo momento si “attenua”, tendendo sempre più all’italiano, perdendo stupendi e preziosi termini e modi di dire, ma anche acquisendo nuove parole dominanti nell’attuale società. In quella sera splendida e così ricca di spessore culturale, ma così rara per l’origine e natura indigena proveniente da una Carpi sempre molto pigra su certe tematiche,Iolanda recitò alcuni suoi cavalli di battaglia, davanti a un pubblico attentissimo, commosso o divertito a seconda della natura dei testi presentati. Per me fu una esperienza indimenticabile, che poté concretizzarsi successivamente in una più profonda conoscenza personale, dovuta a quei fortunati casi che la vita offre a chi non è mai appagato  (come me) nel percorre con curiosità nuovi sentieri di relazioni umane e di conoscenze..
Ogni mattina andavo (e vado) a far colazione al Bar Tazza d’Oro e fui lì che reincontrai Iolanda a assieme a altri valenti attori dialettali carpigiani (Dafne e Renato). Il rapporto umano divenne così intenso che nel 2002 e nel 2003 pubblicai due cd amatoriali, gratuiti e andati a ruba, con le migliori poesie magistralmente recitate dalla nostra impareggiabile artista. "E' bene fermarle, queste cose, perché restino della città!" … ci dicemmo convinti.
La vita di Iolanda è presto raccontata: rimase orfana molto giovane, fu allevata a Brescia dagli zii fino al 1943. Nel ’44 tornò a Carpi e divenne maestra di lavoro di sartoria, dopo aver frequentato l’apposita scuola diretta da uno dei figli di Manna Nina, Sergio Testi.
Contemporaneamente debuttò nel mondo artistico nel 1944 nel Teatrino di San Francesco duettando leggiadramente con Cesare “Bombonè” Gasparini con la canzone, non troppo memorabile, “Zitti zitti, piano piano”; Franco Bizzoccoli, che mi racconta, con dovizia di particolari, lo storico evento, è ancora una volta prezioso testimone di un memorabile episodio di carpigianità!
Nel 1945 Iolanda partecipò a un concorso di canto al Teatro Storchi di Modena, classificandosi seconda con la canzone “Serenata delle serenate”, solo dopo niente meno che a Mirella Freni.
Abile ricamatrice a mano, per vivere lavorò come sarta, svolgendo tale mansione per tanti anni anche presso il nostro Teatro Comunale; Iolanda ha aiutato a vestirsi in costume da scena i più grandi attori italiani; fu appunto in quelle ore passate a sentire le prove, che assorbì l’arte della recitazione, scoprendo, in modo autodidatta e quindi con ancora più grande merito, il talento che era presente e innato nella sua personalità.
Nel 1949 si sposò con Mirco Malavasi, una persona molto nota a Carpi, in quanto gestore della rinomata enoteca Sosimo in Piazzetta; la coppia ebbe tre figli maschi Gianni, Fabrizio e Davide.  Negli anni ’50 studiò musica e pianoforte con il M° Boldrini e il M° Silvestri.
Nel 1981 il poeta carpigiano Lauro Luppi ebbe la felice intuizione di chiamarla per un recital estivo nel cortile del castello. Quale testimone migliore per le sue poesie? Iolanda ebbe subito un grande successo di pubblico. La sua interpretazione è intensa e spontanea, sicura, ma leggera e non invadente o baroccamente ridondante; rispetta l’animus interiore di ogni testo poetico, dando contemporaneamente il meglio di se stessa; offre un impeto recitativo ad altissimo livello che avvince, … convince e cattura inesorabilmente lo spettatore, come una mitologica e ammaliante sirena. E’ stupefacente la trasfigurazione corporea ed espressiva dell’attrice nel momento magico interpretativo; un attimo prima parli con lei come sempre, un minuto dopo vedi in scena un monstrum (nel senso latino di fenomeno stupefacente), un essere che non vive più nella comune realtà di tutti i giorni, ma dentro le opere stesse che sta recitando, dando a esse una vita autonoma, una separazione da ciò che di solito banalmente  è … ma che invece dovrebbe essere …realizzandole in una dimensione perfetta.
Tante volte mi sono seriamente domandato: Dove sarebbe arrivata questa grande donna se avesse avuto la possibilità di studiare in una scuola di recitazione professionale ? Sono certo che ora staremmo parlando di lei come una celebrità nazionale.
L’esperienza con Luppi le aprì poi la strada all’interpretazione dei migliori poeti carpigiani e della nostra zona (ampia) dialettale: Stermieri (il più grande), Urbini, Scaglioli, Forghieri, Contini, ecc … fino al moderno e geniale Loris Guerzoni di cui è l’interprete più vera e autentica. Ed è proprio di Guerzoni il cavallo da battaglia di Iolanda: La vecia e la luna.
Sfido chiunque a non commuoversi fino al midollo ad ascoltare questa performance.
Anche il sensibile poeta sassolese Emilio Rentocchini le affida volentieri i sui mirabili versi ottonari.
Nel 2005 a Pietole, sotto la statua di Virgilio, in occasione del festival nazionale dei dialetti, Jolanda fu chiamata a rappresentare l’intera Emilia Romagna e tutta la sua storia culturale di dialetti e tradizioni.
Anche oggi, un paio di volte alle settimana, è invitata in serate più disparate come ospite d’onore e l’unica cosa che chiede … è un autista che la vada a prendere e la riporti.
L’11 marzo Iolanda arriva al prestigioso traguardo degli 80 anni; Carpi,  la gente … le vuole bene e le fa ogni augurio di felicità e di possibilità di interpretare ancora tante poesie. Io l’abbraccio commosso e contento di averla conosciuta e di aver avuto il privilegio di frequentarla.
Chiudiamo con una breve poesia di Jolanda che descrive molto bene la sua profonda sensibilità e interiorità:
“Al descorer più bel
l’è esèr bòun ed tasèr al mumèint giust.
Mè a sun propria mè,
quand a sun da per mè!”
                                                    Grazie Iolanda!!
                                                                                                    Mauro D’Orazi 4 marzo 2010

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