martedì 27 dicembre 2011

Artistoni 1 ... Carpigiani di Mauro D'Orazi Carpi - dialetto carpigiano

Artistoni 1 ... Carpigiani       luglio 2009           
                                                                        Revisione V 6  23 settembre 2011

Fra le mie tante cartelle di foto su Facebook, moderno mezzo di incontro informatico fra gente vicina e lontana, ce n'è una intitolata "Artistoni carpigiani". Niente di ché fra le tante ... serve solo per ricordare ai carpigiani, che come tanti italiani hanno in genere la memoria troppo corta, che anche la nostra amata città ha avuto personaggi di grande rilievo per i motivi e specialità fra i più vari. Il termine artistòun, ma anche in italiano artistone, ha un significato spesso affettuoso, riconoscente e elogiativo, ma talora è anche molto ironico, intriso di quella malignità sottile e spietatamente perfida, che il gergo dialettale carpigiano sa dipingere efficacemente con pochi tocchi, dando a una parola o a un modo dire un preciso significato, ma contemporaneamente anche il suo esatto e feroce contrario.
Ma ecco la mia storia personale sugli Artistoni. Nel 1967 esce il film Quella sporca dozzina di Robert Aldrich. Uno di quei film di guerra corali, tipo La grande fuga, Il giorno più lungo, Stalag 17, Quell'ultimo ponte, la Grande UNO rossa, ecc …
Insomma uno di quei film di guerra che a noi maschietti ci prende totalmente, ma che la vostra compagna odierà implacabilmente con altrettanta forza. Eravate riusciti a ingannarla con Tora Tora Tora, dicendole che era un bel film di mare, ma poi per tutta la restante vita non vi avrà mai più creduto.
Forte di questi concetti acquisiti, un pomeriggio feriale di quell'anno vado solo soletto al Cinema Corso in galleria. Davano appunto "Quella sporca dozzina" con un cast ECCEZIONALE: Lee Marvin, Ernest Borgnine, Charles Bronson, Jim Brown, John Cassavetes, Richard Jaeckel, George Kennedy, Trini Lopez, Ralph Meeker, Robert Ryan, Telly Savalas, Donald Sutherland, Clint Walker, Robert Webber, John Slattery, Tom Busby, ecc …
Mi siedo in una galleria quasi deserta, nella mia posizione d'uso: centrale, ma molto arretrata indietro.
Si sono appena spente le luci, arriva un po' ciondolante un omone con un cappelletto a bertuccia in testa e si siede tre/quattro file esattamente davanti a me.
Parte il film ... lunga lista di interpreti e poi sullo schermo appare un grande attore, poi un altro, poi un altro ancora, ecc ...
Ad ogni primo piano, vedo ciondolare da destra a sinistra la corpulenta sagoma che mi è davanti; sento bofonchiare sorde e continue esclamazioni di stupore e di ammirazione, seguite immancabilmente da significative espressioni dialettali: "Mò guerda chi gh è ! OHHo, mò a gh è anch Bronson! Ohh, anch ques’chè al cgnus bèin!" A un certo punto si raggiunge l'acme: appare nientemeno che il CARPIGIANO Ernest Bornigne, vestito da generale USA a due stelle e che addirittura si permette di maltrattare impunemente il durissimo e "scòomed" Lee Marvin e ... Lee Marvin  al "dèev anch tasèer!" Sì !! ... proprio Borgnine .. interprete di oltre 200 film, grande e poliedrico attore di Hollywood che vanta discendenze e parentele carpigiane e un soggiorno nella nostra città di alcuni anni da ragazzino. Bornigne, cavaliere massone neo templare (*), si vanta di sapere ancora un po' del nostro dialetto, in particolare: "Caplétt!". Una parola che per noi carpigiani è tutto ed è l'essenza del nostro genius loci, assieme a gnoch fritt, persùtt e lambrusch! … ovvio …
L'ombra, nel buio della sala, si agita sempre di più, colmo di appagante e appagata soddisfazione interiore; dopo varie frasette di ammirazione e adeguati squèes, esclama forte e distintamente:"Mò in cal film chè a gh è sòol di .. ARTISTONI !!"
Momento magico. Indimenticabile per me ... in questa frase che racchiude un mondo, un universo dell'immaginario, spesso epico per i maschietti o romantico- sentimentale per le ragazze. Un ARTISTONE è un grande, un professionista di razza, uno o una che prende per mano il pubblico, lo fa sognare, lo porta a identificarsi in personaggi da sempre immaginati, lontani dalla grigia, seppur dignitosa, vita quotidiana. Un artistone è uno che si rende vivo e immortale, credibile nella fantasia e nel subconscio dello spettatore e lo accompagna per mano fedelmente anche dopo fuori dal cinema, nella vita.
Arriva la fine del 1° tempo, si accendono le luci ... posso riconoscere la grossa ombra nera, finalmente rischiarata: è ... Guerrino ‘Ciccio’ Siligardi: un carpigiano D.O.C., uno sportivo e un atleta a 360°g, portiere, calciatore, allenatore, nonché uno scrittore e poeta dialettale, un amante appassionato di Carpi, della sua storia, delle abitudini e dei costumi e tradizioni del secolo scorso. Ma anche grande appassionato di cinema. Ciccio ci ha lasciato da poco, a 84 anni, il 23 gennaio del 2008, dopo una lunga vita attiva e densa, non avara di preziose e appaganti soddisfazioni. Di sé stesso diceva con orgoglio: “Mè an sun  mai stè né un lèder, né un rufiàan!”. Mi piace ricordalo così!
Mauro D'Orazi  - luglio  2009  --

                                                                                            Ciccio Guerrino Siligardi
        
(*) vedere su http://www.imdb.com/name/nm0000308/bio. Is an active Freemason and is presently the Honorary Chairman of the Scottish Rite Care Program, which sponsors 175 Scottish Rite Childhood Language Disorders Clinics, Centers, and Programs nationwide. Is a Master Mason and has been elevated to the 33rd Degree in Scottish Rite. Ernest Borgnine - Biography  Fonte: www.imdb.com

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