martedì 27 dicembre 2011

Non è una città per sordi - Carpi (Modena) - dialetto carpigiano

Lettere al Direttore di Voce 15-7-10
Non è una città per sordi
Caro Direttore,
in queste giornate torride dove si parte da 28 gradi e si finisce a 36 il rumore è ancora più fastidioso. Le finestre per forza aperte aumentano la percezione di tale disagio
Nel corso delle 24 ore devo subire continui assalti di rumori da tutte le parti.
Alle sei di mattina i camion degli spazzini con un frastuono incredibile ti fa sussultare sul letto; un lavoro di cui sono loro gratissimo … sia ben chiaro .. ohh in di brèv ragass, … mò ch casèin!!.
Alle sette iniziano le urla dei bambini, e ancora peggio delle madri, della confinante Opera B & T (Bambini e Tate), amplificate dalla risonanza della carrozzeria in plastica di certe macchinine a pedali che sul cemento sassoso producono toccanti armonie cacofoniche.
Che faccio esco in mutanda sul terrazzo a urlare anche io? No! Hanno già abbastanza problemi e poi sarebbe come sgridare Mamma Nina … supurtòoMMmm pùr !!
Vado fuori in Corso Alberto Pio e vendo assalito sotto i portici da un malefico mantra ossessivo: Down town !! Down town !! Down town !! Down town !! Down town !! Ignobile, assolutamente ignobile questa musica sotto il portico, irrispettosa della gente e della città; vorrei avere fra le mani chi ha proposto e autorizzato questo pubblico scempio che, alla fine simbolicamente, è il più grave di quelli che descrivo. Se penso poi che servirebbe per animare il centro e rendere la gente felice e propensa agli acquisti nei negozi … non riesco a capacitarmi come sia possibile anche solo pensare una cosa del genere.
Dopo migliaia di Down town !! Down town !! Down town !! Down town !! Down town !! vado a casa; talora sono stato anche allietato da due ore di concerto di indiani/ simil-intillimani che fanno finta di suonare col disco sotto. Il limite per queste prestazioni dovrebbe essere di un ora, ma …
Alle 2 pm l’Opera B & T è già in agguato con le solite urla.
Riesco, dopo una breve pausa riparte il Down town !! Down town !! Down town !! Down town !! Down town !!
Rientro; strane auto di ragazzetti col cappelletto di traverso si fermano sotto casa, aprono portiere e bauli e scaricano 1.000 watt di musica, senza un vero perché; la cosa poi si ripete a turni cadenzati fino alle tre di notte senza il minimo intervento o sorveglianza di alcuna autorità.
Mi affaccio alla finestra e urlo: “Ohhh ma vi sembra la maniera!!” e di solito smettono, dopo averti mandato dai mille ai duemila cancheri.
Vado al Club Sporting in piSina: pace ??… tranquillità ??. Nooo!! C’è l’ora dell’acquagym a bordo vasca con musica assordante. Protesto con tutti i dirigenti del Club, naturalmente invano e me ne vado incazzatissimo.
Torno a casa. Finalmente si tira fiato ??? Nooo!! C’è la terza performance dell’Opera B & T con acuti assortiti, adesso si gioca a nascondino e a spintoni.
Stai per sederti a tavola, quando le pareti sono scosse da una vibrazione spaventosa e bestiale: stanno provando per il concerto rock delle 21,30. L’ascolto del Tg in TV e lo stesso colloquio familiare diventano impossibili.
Cominci a telefonare a vigili, polizia … “Non abbiamo il rilevatore dei suoni e poi quale è il limite??” Ti rispondono fra il compassionevole e il compatito.
“Ma come ? A basta l’urecia!! Siete così bravi con l’autovelox ! Compratevi anche un altro strumento?”
Non l’avessi mai detto !! … si sono pure offesi … an s’in ciacara gnach … la cosa è ASSOLUTAMENTE fuori competenza.
Alle 21 e trenta parte il concertone o la rappresentazione di fine corso di una qualche scuola con un folto pubblico di soli parenti … AIUTOOOOOO! Meglio uscire di casa e andare da un amico che abita lontano.
Verso mezzanotte lo strazio finisce e si può rientrare! E’ finita ??? Noooo! Parte il booom, boom, boom dei locali di tendenza, che operano appassionatamente nei pressi: booom, boom, boom, booom, boom, boom .. fino, all’una, alle due o più.
Chiamo i vigili o la polizia; stessa replica delle telefonate delle ore 20.
A un certo punto sembra che tutto si quieti! Ma non è ancora così!! C’è un compagno mollato di una ospite dell’Opera B & T, che dà in escandescenze in strada, picchiando il portone, oppure bande di ragazzi nel giardinetto pubblico giocano a calcio sul selciato con lattine di birra vuote.
Faccio un’altra telefonata ??? Ma a chi ?? No! sono esausto e avvilito.
Caro Direttore, perché ? perché ? debbo subire tutto questo? Perché dovrei trasferirmi sul Mont Zibìi, dove mi mandano quando mi attento a protestare; sono un cittadino come gli altri, conduco una vita dove non mi sembra di disturbare nessuno; un’esistenza nel rispetto altrui … nel silenzio, rotto al massimo da qualche scoreggia nel cesso.
Suo Mauro D’Orazi

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